La paga oraria di un fiduciario Cosmopol di livello F, ammonta ad euro 3,35 netti.
La vicenda del commissariamento della società di vigilanza Cosmopol è ormai di dominio pubblico, come sono anche di dominio pubblico le procedure adottate d’urgenza dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Milano, nei confronti di Cosmopol Spa.
Le indagini, come ricorderete, hanno portato alla luce “fenomeni di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, realizzati attraverso un assiduo sfruttamento dei dipendenti perpetrato, approfittando del loro stato di bisogno”, come si legge nella nota firmata dal procuratore Capo della Procura di Milano Marcello Viola.
L’accusa è di aver corrisposto al personale “retribuzioni ben al di sotto della soglia di povertà, sproporzionate rispetto alla quantità e qualità del lavoro prestato”.
Detto ciò, è interessante aggiungere qualche altro dettaglio a questa vicenda che è solo all’inizio.
Paga oraria netta dei fiduciari.
Nelle scorse settimane, quando si è diffusa la notizia del commissariamento dell’azienda irpina, si è fatto riferimento alla paga da “fame” dei fiduciari, intorno ai 5 euro lordi.
Ebbene, noi siamo in grado di dimostrarvi con un documento dell’azienda (busta paga) quanto percepiva un fiduciario nel primo anno di servizio al livello F.
La busta paga che risale all’ottobre 2021, alla voce retribuzione oraria, riporta la cifra lorda di 4,60, che si riduce al netto a circa 3,35 euro.
Pertanto, considerate le 173 ore di lavoro mensili ordinarie, si arrivava ad un importo netto di euro 580,00 circa.
Senza considerare le spese giornaliere di carburante, che il lavoratore era costretto a sostenere di tasca propria per raggiungere il posto di lavoro, oltreché l’usura del proprio mezzo di trasporto.
Infatti, le spese sostenute giornalmente per le trasferte, non vengono rimborsate dall’azienda irpina.
Ma i sindacati dove sono?
Chiediamo ai sindacati che sono presenti all’interno dell’azienda Cosmopol nella doppia veste dipendenti-sindacalisti: ma quale tutela offrite ai lavoratori?
Comprendiamo che il rapporto è piuttosto difficile, tra pararsi il fondoschiena come dipendenti e fare finta di rappresentare la massa.
Tuttavia, le svariate segnalazioni che stiamo ricevendo, imputano ai sindacati la maggiore responsabilità di un mancato controllo, nonostante le lamentele ricevute da parte dei lavoratori.
Nei prossimi giorni vi racconteremo di una “losca figura” inviata dall’azienda per il controllo della “qualità” delle postazioni di lavoro, che intimoriva i dipendenti.
Episodi di razzismo, di prevaricazione e di umiliazioni.