Peste bubbonica, arriva la quarantena per 30 persone.
Peste bubbonica in Cina, l’Organizzazione Mondiale della Sanità fa sapere di aver attivato i suoi sistemi di monitoraggio dopo essere stata informata dalle autorità di Pechino.
Il suo portavoce Margaret Harris, ha dichiarato:
“Al momento non lo consideriamo un rischio elevato, ma stiamo osservando attentamente la situazione”.
L’Organizzazione starebbe quindi monitorando i numeri dei casi riscontrati in Cina dopo la scoperta, la scorsa settimana, della positività di un uomo nella regione interna della Mongolia e di altre due persone in provincia di Khovd, due fratelli con l’esattezza, che secondo quanto riportato dall’agenzia cinese Xinhua, avrebbero contratto la peste bubbonica dopo aver mangiato carne di marmotta cruda.
Al momento, secondo quanto riportato dal tabloid britannico Mirror, sarebbero oltre una trentina le persone poste in quarantena dopo la scoperta dei primi casi.
Il ministro della Salute della Mongolia ha fatto sapere che “casi di peste di marmotta sono stati segnalati anche nella Mongolia interna.
A questo proposito, la Russia ieri ha iniziato ad adottare misure per vietare la caccia alla marmotta.
Nel frattempo, anche i nostri cittadini vengono avvertiti di non cacciare e mangiare marmotte illegalmente.
Non è la prima volta che in Cina si sono verificati casi di peste bubbonica.
Lo scorso anno ad esempio nella regione di Bayannur, due persone sarebbero morte dopo aver contratto la peste, mangiando proprio carne di marmotta.
Casi isolati di contagio si verificano annualmente anche negli Stati Uniti nelle aree rurali al ritmo di 10-15 casi all’anno, principalmente in due zone, quella del New Mexico, nord Arizona e sud Colorado e tra California, sud dell’Oregon e Nevada occidentale.
Ma sia nel caso della Cina che in quello degli Stati Uniti i casi di peste bubbonica riscontrati negli ultimi anni sono da considerarsi casi piuttosto localizzati a cui non può essere attribuito alcun rilievo epidemico.