Chi li ha visti i vigili urbani di Atripalda?
Molti si lamentano, “non si vedono mai”… ma di fatto nessuno ha il coraggio di dirlo apertamente.
Stando a quanto ci riferiscono “è meglio lasciar cadere l’argomento e non farsi nemici”…
I vigili urbani della città di Atripalda sono un “corpo misterioso”…
Stipendiati dalla collettività che li reclama a gran voce non si vedono mai in giro, ad eccezione del servizio giornaliero che svolgono presso qualche edificio scolastico nelle ore di entrata e di uscita degli studenti.
Eppure una soluzione si dovrà pur trovare.
Qualche iniziativa si potrà pure intraprendere.
L’insoddisfazione della cittadinanza si trascina ormai da anni.
Da malessere superficiale si è trasformata in una “malattia cronica”.
Onestamente non ci sentiamo di addebitare colpe all’attuale amministrazione, visto che anche nella precedente la minestra era la stessa.
Probabilmente l’Assessore di riferimento Mirko Musto ha cercato di dare un indirizzo affinché il corpo della Polizia Municipale prendesse una piega diversa.
Ma i risultati a tutt’oggi sono pessimi e sotto gli occhi di tutti.
L’argomento più volte affrontato è sempre caduto nel vuoto.
Per rendervi conto di come non funzionano le cose all’interno della città del Sabato, vi raccontiamo solo due piccoli aneddoti.
Questa mattina, ci siamo trovati con un collega sul Ponte delle Carrozze, all’incrocio tra via Fiume e via Gramsci.
Ad un certo punto un automobilista con accurata manovra, ha parcheggiato sul marciapiede impedendo il passaggio dei pedoni.
I passanti per proseguire il percorso, si sono dovuti spostare sulla sede stradale, con il rischio di essere investiti dalle auto che sopraggiungevano.
Qualche secondo dopo, un’auto proveniente sempre dal Ponte delle Carrozze, con grande naturalezza, invece di percorrere la strada nel corretto senso di marcia (imboccare Piazza Umberto I come normalmente si dovrebbe fare), ha pensato bene di andare contromano per via Roma.
Detto questo, ci rendiamo conto delle difficoltà che il Comando della Polizia Municipale sta attraversando in questi anni.
La carenza effettiva di personale ha penalizzato il servizio.
Tuttavia, non riusciamo a comprendere come e perché quando ci sono manifestazioni più o meno importanti, lo spiegamento di forze delle divise blu è al completo con il suo Comandante in testa.
A proposito del Comandante, vorremmo suggerire al Dott. Domenico Giannetta di far frequentare un corso di buona educazione a qualche agente della sua squadra.
Ne ha veramente bisogno.
Vorremmo mestamente ricordare allo stesso, che il rispetto è dovuto a tutti.
Determinati atteggiamenti con vocaboli assai discutibili, ivi compreso l’abuso di potere, non sono contemplati da parte di qualche suo uomo nell’attività di servizio.
Inoltre, Le suggeriamo, di controllare il casellario giudiziario di qualche suo sottoposto, così giusto per vedere se tutto è nella norma.