Violazioni in materia ambientale e lavoratori privi di regolare assunzione: questo è lo scenario emerso da una serie di controlli effettuati dai Carabinieri della Stazione di Solofra a due opifici della Città Conciaria.
All’esito delle verifiche, condotte unitamente a personale dell’Ispettorato del Lavoro e dell’ARPAC di Avellino, è scattata la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino, a carico di due imprenditori conciari ritenuti responsabili, in concorso, di aver:
1) effettuato attività di recupero di rifiuti speciali non pericolosi, derivanti dal ciclo dell’attività di concia delle pelli, in assenza della prescritta autorizzazione, iscrizione o comunicazione;
2) predisposto e o comunque utilizzato un dispositivo (composto da elettrovalvole, pompe di sollevamento ed immersione, quadro elettrico) che ha consentito di bypassare l’impianto di depurazione comunale;
3) effettuato attività di trattamento di rifiuti speciali liquidi (acqua contaminata da tetracloroetilene ed immessa nel ciclo di produzione), in assenza di autorizzazione.
Alla luce delle evidenze emerse, i Carabinieri hanno proceduto al sequestro dei locali e delle attrezzature costituenti il congegno ed un pozzo per l’approvvigionamento idrico.
All’esito delle attività è stato adottato un provvedimento di sospensione di una delle due attività imprenditoriali che ha impiegato 4 lavoratori, risultati tutti non regolarmente assunti.


