Reddito di cittadinanza: al primo rifiuto si perde il sussidio
Riformato il reddito di cittadinanza.
Tre i principi a partire dall’assegno che verrà erogato per sette mesi e non otto. Scompare il concetto di offerta congrua di lavoro.
Il rifiuto alla prima proposta di impiego farà saltare l’erogazione del reddito.
In pratica, non verranno più considerate esperienze e competenze del candidato e nemmeno la distanza dal luogo di lavoro.
Per i beneficiari di età compresa tra 18 e 29 anni che non hanno terminato la scuola dell’obbligo la possibilità di usufruire del reddito sarà condizionata all’iscrizione e alla frequenza di percorsi di formazione.
La terza novità riguarda chi invece utilizza il reddito per pagare l’affitto.
La quota non sarà più a disposizione del beneficiario ma versata direttamente al proprietario dell’immobile.