Putin si prende la Russia fino al 2036.
Alla soglia della crisi economica e con più di 7000 contagi da Covid-19 al giorno, i russi hanno votato per la nuova Costituzione, con la quale il potere continua ad essere nelle mani di Putin.
La nuova Costituzione, già disponibile in forma stampata nelle librerie russe, si basa su patriottismo e valori conservatori.
Le elezioni, che si sono tenute sia in seggi tradizionali che online per evitare assembramenti, erano già state rimandate a causa del virus, ma il Cremlino non poteva rischiare che Putin perdesse il consenso della popolazione già in calo per diversi problemi tra cui la cattiva gestione della sanità, portata maggiormente alla luce da questo periodo di crisi.
La nuova Costituzione fa in modo che i due mandati consecutivi del presidente, vengano formalmente annullati, così da permettergli di restare al potere fino al 2036, rendendo la sua carica seconda in longevità solo a quella dello zar Pietro il Grande.
L’annessione della Crimea al territorio russo è diventata irreversibile e il potere esecutivo si va sempre più a concentrare nelle mani di Putin.
Questa serie di riforme sono ben nascoste da emendamenti che si potrebbero definire come “populisti”, riguardanti perlopiù agevolazioni economiche.
Vietati i matrimoni gay, la “fede in Dio” è diventata ufficialmente il fondamento dello Stato.
Inoltre, per incentivare il popolo a votare, il Comune di Mosca ha lanciato una sorta di lotteria, con la quale gli elettori possono vincere dei voucher per l’acquisto di beni e servizi.
Che Putin stia dando inizio ad una nuova epoca di zar, o è forse una nuova forma di potere che ancora ci è ignoto? Solo il tempo c’è lo dirà.


