L’artista, pittore e tatuatore Ivano Domenico Felaco mette in scena arte e vita personale in un happening teatrale dal titolo “La mia vita dietro l’arte”, domenica 20 ottobre alle ore 19:00 presso il Castello della Leonessa, in Piazza Umberto I, Montemiletto.
L’artista di origine napoletana, nato nel 1976 a Calvizzano, dove lavora da oltre 20 anni come tatuatore nel suo studio “Amon Ra Tattoo”, è sicuramente una personalità complessa, vincente e poliedrica che ha dimostrato più di una volta nella vita di saper vincere. La sua passione per l’arte, in particolar modo per quella del‘600, nata inizialmente con il fine di migliorare il suo lavoro da tatuatore, diviene la sua massima ambizione nel 2011, quando ha modo di conosce la sua maestra Francesca Strino, grazie alla quale approfondisce la tecnica pittorica. All’età di 40 anni consegue il titolo di illustratore presso la rinomata accademia internazionale di arti figurative di Napoli “Comics”. Le sue tele, ispirate ai dipinti del Caravaggio, nascono da un’urgenza comunicativa che prende avvio da un percorso di vita segnato dalla DSA, meglio conosciuta come dislessia. La sua è sicuramente la storia di un uomo che ha fatto dell’arte oltre al proprio mestiere, un mezzo con il quale esprimere la sua creatività e realizzare i propri sogni nonostante la dislessia. L’arte diventa quindi per il pittore un mezzo attraverso il quale scavare dentro di sé, alla ricerca di una dimensione ignota dove si celano i suoi impulsi più reconditi.
L’happening che va a disegnare un vissuto personale, ricucendo insieme parole, immagini e musiche fortemente evocative, ha inizio con un attore tra i banchi di scuola alle prese con i suoi ricordi d’infanzia, ricordi belli ma anche brutti, che danno vita ad un alternato susseguirsi di toni dolci e amari. Il lungo monologo è interrotto in quattro differenti momenti, nei quali viene introdotta ogni volta un’opera pittorica. I quattro dipinti, altro non sono che la rappresentazione allegorica di frammenti di vita dell’artista napoletano. Tre delle tele trovano ispirazione nell’allegoria dantesca, in esse sono rappresentate le tre fiere che ostacolano il sommo pota alle porte dell’Inferno. La lonza agile ed elegante che rappresenta la lussuria di Eros, nonché l’intemperanza sessuale. Il leone, statuario ma pauroso allo stesso tempo, simbolo della superbia di chi perde il controllo ma non vuole ammettere la sua debolezza. E per finire la lupa, inquietante per la sua magrezza, voracità e irrequietezza, simbolo dell’avarizia e della cupidigia la radice di tutti i mali.
Le tre fiere altro non sono che la rappresentazione allegorica dei nostri percorsi interni distorti e deviati.
La quarta tela è invece ispirata alla Metamorfosi di Ovidio, in cui Ade rapisce Proserpina perché consumato da un amore malato che si riduce in schiavitù. I soggetti rappresentati, immedesimati completamente nell’ambiante che li circonda, grazie alla loro espressività catturano sin da subito l’attenzione del fruitore. Essi sono resi attraverso l’uso di linee morbide, pennellate dense e corpose che danno vita a movimenti eleganti e curve sinuose.
A conclusione dello spettacolo, che è gratuito, grazie al patrocinio del Comune di Montemiletto, si terrà un rinfresco, che avrà luogo sul terrazzo del castello, dal quale è possibile ammirare un meraviglioso panorama. Nelle stanze del castello sarà inoltre allestita per l’occasione una mostra. Sarà anche possibile con l’ausilio di una guida visitare il castello, anche la guida è gratuita grazie al contributo della Pro loco locale, che ha sostenuto l’evento.
Il Castello della Leonessa, cuore e simbolo di Montemiletto, recentemente restaurato, è sicuramente una delle residenze castellate meglio conservate nella provincia di Avellino, che vale indubbiamente la pena visitare. L’organizzatrice dell’evento Chiara Frusciante, assessore alla Cultura del suddetto comune, ha dichiarato: “Ovviamente da insegnante mi sento vicinissima al tema dei ragazzi dislessici, e ho colto al volo la proposta dell’artista di rappresentare nella nostra zona il suo spettacolo”, continua “lo scopo è quello di sensibilizzare il maggior numero di persone” è molto importante infatti riconoscere la dislessia in tempo e avere una diagnosi corretta”.