L’antico Castello di Montefusco fondato dai Longobardi, ospita attualmente la sede del Comune, mentre nel seminterrato, strutturato su due piani, vi è il Carcere, utilizzato dapprima come prigione provinciale.
Chiuse per alcuni anni col definitivo trasferimento ad Avellino degli uffici del Giustizierato, per poi riaprire in epoca risorgimentale, ospitando un Bagno penale di prima classe caratterizzato da un regime durissimo. Il freddo montefuscano unito all’umidità degli androni scavati nella roccia e alle punizioni esemplari (come il puntale) ne fecero un luogo di sofferenza tale che fu soprannominato lo Spielberg dell’Irpinia.
Alcuni celebri carcerati furono i patrioti napoletani Poerio, Nisco, Castromediano e Pironti.