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7 Novembre 2025
Ultima pubblicazione: 05 novembre 2025 17:15:58
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COVID, MISURE RESTRITTIVE IN DIVERSI PAESI

Covid-19, misure restrittive in diversi paesi.

A livello mondiale per tre giorni consecutivi i casi di Coronavirus nel mondo hanno superato quota 200mila tanto che molti Stati si sono visti costretti a ripristinare le misure restrittive, al fine di contenere il propagarsi del virus. 

In Spagna 8 paesi della Catalogna sono tornati alla “Fase 1”. 

La popolazione come ha spiegato il ministro della Salute della regione, Alba Vergés, in una conferenza stampa, dovrà restare a casa tranne che per necessità. 

Solo nella giornata di ieri la Catalogna ha registrato 816 nuovi contagi. 

Sale l’indice di contagio anche in Ungheria dove a partire dal prossimo mercoledì saranno di nuovo in vigore le restrizioni per l’ingresso nel paese al fine di scongiurare la diffusione del virus, a riferirlo è Reuters. 

Secondo quanto riportato dall’agenzia, tale decisione è dovuta all’aumento del numero di casi di contagio dal Covid-19 in diverse regioni del paese. 

Lo scorso maggio l’Ungheria aveva revocato la maggior parte delle restrizioni per l’ingresso nel paese imposte per via della pandemia e aveva riaperto i suoi confini ai cittadini dei paesi dell’Unione Europea ed altri paesi confinanti extra-UE. 

A partire da mercoledì, i cittadini ungheresi che faranno ritorno in patria da paesi ad alto rischio classificati come zone “gialle” e “rosse”, dovranno obbligatoriamente sottoporsi ad un esame medico ed a un’eventuale quarantana nel caso di positività al Covid-19. 

La stessa regola verrà applicata anche per i cittadini stranieri che arrivano da paesi della “zona gialla”, discorso diverso invece per i cittadini stranieri provenienti della “zona rossa” ai quali sarà vietato l’ingresso in Ungheria. 

I Paesi africani, sudamericani e asiatici, ad eccezione di Cina e Giappone, sono interessati da questa nuova misura, che in Europa riguarda Albania, Bosnia, Macedonia del Nord, Kosovo, Bielorussia, Montenegro e Ucraina. 

Se ci spostiamo al di fuori dei confini europei la situazione rimane ancora molto critica negli Stati Uniti che al momento è il Paese più colpito in assoluto. 

Qui ormai la pandemia sembra essere fuori controllo, in almeno 33 Stati. 

Nel Paese nell’ultima settimana si registrano più di 50-60mila casi e 700 vittime al giorno.

Situazione preoccupante anche in Algeria dove si sono registrati 483 nuovi casi nelle ultime 24 ore, che portano a 19.191 il bilancio totale dei contagiati nel Paese nordafricano. 

Al fine di arginare la diffusione del virus sono entrate in vigore norme eccezionali, che vietano la circolazione stradale per una settimana da e verso 19 province e la circolazione di mezzi di trasporto pubblici e privati nelle province interessate nel weekend. 

Rimane critica anche la situazione della Palestina dove in Cisgiordania, per due settimane è stato vietato il movimento delle persone, tra le 20 di sera e le 6 del mattino. 

Sono stati inoltre chiusi tutti i villaggi colpiti dall’infezione e i campi profughi e proibiti i matrimoni, i pubblici eventi e gli assembramenti. 

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