Atripalda – Sicurezza pubblica durante i festeggiamenti del Santo Patrono. Un rumoroso appello da parte delle opposizioni sul vederci chiaro.
Nella giornata di mercoledì 17 settembre il consigliere comunale di minoranza Roberto Renzulli, esponente di“ABC Atripalda bene comune”, supportato dai consiglieri di opposizione di “Atripalda Futura”, ha presentato formale richiesta di accesso agli atti.
Il motivo scatenante è stata una particolare situazione svoltasi durante la processione del Santo Patrono, evento al quale la cittadinanza tutta ha assistito attonita.
La causa di tale presa di posizione, riguarderebbe lo spettacolo piromusicale svoltosi in piazza Umberto I.
Al passaggio del Santo, dunque, dopo aver atteso circa trenta minuti per problemi tecnici, che rivelano, probabilmente, la difficoltà nel gestire una situazione di tale portata, i partecipanti si sono ritrovati coinvolti in una situazione rivelatasi surreale.
I fuochi, infatti, posizionati nel centro della piazza sono esplosi in assenza di distanza minima, prevista per legge, in quanto il luogo era gremito di persone.
In un clima assordante, fumo e residui incendiari cadevano a poca distanza da bambini e partecipanti.
Sarebbe opportuno capire che tipo di documentazione sia stata presentata agli uffici competenti e quali verifiche siano state svolte.
A tal proposito i consiglieri di opposizione hanno deciso di fare chiarezza sulla questione, verificandone l’incartamento e i conseguenti adempimenti.
Vedremo successivamente, in un filmato pubblicato sui social, alcuni organizzatori che cercano di sgomberare l’area da eventuali oggetti infiammabili e persone, “smantellando” l’allestimento esterno delle attività commerciali, pur di garantire maggiore sicurezza.
“In tanti anni nessuno ad Atripalda ricorda i fuochi nella piazza principale, risalgono a 40anni fa gli ultimi spettacoli pirotecnici svoltesi con fuochi da terra, le famose girandole colorate, davanti al palazzo Lazzarini e sulle sponde del fiume…il motivo?
La vicinanza dei palazzi, di fatti per nessuna ragione in una piazza pubblica, alla presenza di persone è possibile fare una cosa del genere, questo non lo dico io ma lo dice la legge”. Queste le prime parole rilasciate dal consigliere Renzulli.
Facciamo chiarezza, la legge a cui fa riferimento Roberto Renzulli è sancita dal Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, che vieta tassativamente i fuochi in luoghi pubblici ed abitati.
A questo si affiancano le disposizioni del Decreto legislativo del 29 luglio 2015 n.123, che introduce la classificazione degli articoli pirotecnici in categorie (F1, F2, F3, F4) in base al loro livello di rischio e rumorosità.
Questa seconda legislazione coinvolgerebbe anche lo spettacolo pirotecnico di Via Serino, avvenuto a conclusione dei festeggiamenti.
Sembrerebbe, secondo il consigliere Renzulli, di dubbia chiarezza la documentazione presentata per quanto riguarda il calibro dei fuochi, motivo per il quale i residui sono caduti nel raggio di 100 metri ed oltre.
La preoccupazione era palpabile, le espressioni sui visi delle cariche pubbliche nascondevano perplessità e sorpresa per una circostanza che probabilmente non era prevista.
Come conseguenza di quanto sopra riportato è stata presentata istanza di accesso alla documentazione, tramite PEC indirizzata al comune di Atripalda, al sindaco Paolo Spagnuolo, al Comandante dei Vigili Urbani e all’ufficio SUAP (sportello unico per le attività produttive, al quale va esposta documentazione nel caso si voglia organizzare una manifestazione).
“Per far luce non solo sulla documentazione esibita, con le eventuali autorizzazioni, ma anche per costatare se gli organi di controllo e di vigilanza hanno svolto i loro compiti fino in fondo”– continua Renzulli, “ci riserviamo di valutare bene la situazione, affinché determinate circostanze non si ripetano in futuro, fatto sta che in piazza non si possono accendere fuochi questo è sicuro, lo dice il testo unico, lo sancisce la legge, lo sottolinea la norma, se poi ad Atripalda vogliamo fare anche di questo una (A)normalità ammettiamo che tutti devono tacere e farsi i fatti propri, ma sicuramente questo non va bene, non può succedere nuovamente e non passerà in sordina” queste le parole amare di Renzulli che fa fronte comune con l’opposizione.


