Musto: “Il progetto Atripalda Sicura è quasi completato”.
“Possiamo dire che il progetto “Atripalda Sicura” è completo all’ottanta per cento e che il prossimo step, tra fine 2022 e inizio 2023 dovrebbe vedere completamente definito il programma della videosorveglianza su tutto il territorio comunale”.
Questo il commento dell’Assessore Mirko Musto sul finanziamento ottenuto per implementare il sistema di videosorveglianza cittadina.
Alla città del Sabato è stato riconosciuto un finanziamento di 69710 euro a fronte di un progetto del costo complessivo di 139mila euro ed un cofinanziamento di 70mila euro.
Assessore Musto cosa finanzierà questo progetto che è stato approvato dal Viminale?
“Mi permetto di precisare una cosa, che riguarda complessivamente la scelta di puntare sulla videosorveglianza.
Qualcuno pensa che serva per controllare le persone, non è così. L’accesso è limitato solo agli addetti ai lavori, nel
pieno rispetto delle regole.
Grazie alla videosorveglianza, come ci viene riconosciuto in molte occasioni anche dalla stessa Polizia Giudiziaria che accede insieme al personale della Polizia Locale, è stato possibile anche prevenire attività illecite.
Il lettore di targhe consente di vigilare sugli accessi in una città come la nostra, che conta 12 mila abitanti, ma per la presenza di numerose attività commerciali, vede la circolazione di almeno il triplo di persone quotidianamente.
Fatta questa premessa penso di poter dire che con questi fondi copriremo l’ottanta per cento della zona cittadina e
continueremo a spostare l’attenzione sulla periferia ed in particolare sui parchi”.
A quali aree fate riferimento?
“Questo finanziamento ci consentirà di coprire la zona di Via Pianodardine, quella di Contrada Santissimo e di Via San Lorenzo.
Ma in particolare anche la zona del Parco delle Acacie, che come sapete il giovedì ospita il mercato settimanale e quindi anche un modo di dare sicurezza agli avventori e, visto che il Parco è stato riconsegnato alla fruibilità della comunità anche ad anziani e bambini che vi si recano.
L’obiettivo è chiudere completamente tutto il territorio anche con fondi comunali, coprendo l’ultima parte rimasta, quella della zona dei Feudi per intenderci, dove di recente ci sono stati anche dei furti.
Posso dire che rispetto al punto di partenza siamo arrivati ad un risultato significativo, il centro è coperto, come nel secondo step anche la zona di Contrada Alvanite e soprattutto non solo abbiamo riacceso le telecamere ma realizzato una control room che consente di avere il controllo sul territorio ed è all’avanguardia”.