Insultata, derisa e minacciata, questo il calvario senza fine che da anni è costretta a subire la Sig.ra Rosanna cittadina di Atripalda, che sta lottando con tutte le sue forze contro chi quotidianamente non manca di esprimerle il proprio disprezzo.
Una vicenda che a nostro avviso sta assumendo giorno dopo giorno, anche alla luce degli ultimi avvenimenti, una piega preoccupante.
Tutto ha inizio con l’assegnazione di un posto auto nominativo per disabili in Piazza Tempio Maggiore, a pochi passi dalla chiesa Madre, assegnato alla donna una decina di anni fa. Da allora Rosanna non solo ha dovuto combattere con la sua salute, sempre più precaria, ma si è anche dovuta difendere da chi, ancora oggi, ritiene che abusi del suo status di invalida e di conseguenza non sia del tutto legittimata a rivendicare un diritto, che tra l’altro le fu assegnato dal Comune.
Uno degli episodi più gravi subìti dalla donna, e che solo adesso la stessa ha deciso di rendere pubblico attraverso la nostra testata, risale al gennaio del 2018, quando nella sua corrispondenza trovò una lettera colma di insulti spedita da una certa Fraschini Isotta, residente a Montemiletto in via Belvedere n°87.
La lettera, con credenziali ovviamente false, fu effettivamente spedita da Montemiletto, come accertato dal timbro postale e successivamente, come in altre occasioni, Rosanna insieme al marito, presentarono denuncia verso ignoti alla Stazione Carabinieri di Atripalda.
Ecco solo alcuni stralci della delirante lettera recapitata alla disabile atripaldese.
“Ti invio questa lettera per esprimerti il mio più profondo disprezzo, grazie alla tua mente pederastica e malata, ho dovuto pagare per aver parcheggiato erroneamente nel posto a te riservato. E’ pur vero che hai tutti i diritti di parcheggiare lì, infatti è riservato solo ed esclusivamente a te.
Nella piazza vi era anche la possibilità di parcheggiare in altro posto, ma tu grandissima stronza, pur di far del male alle persone, ti ostini con pederastica cattiveria anche durante un funerale a telefonare ai vigili urbani…. Inoltre molte persone che abitano in zona mi hanno detto che non sei nuova a questi tipi di comportamenti da malata mentale. La tua disabilità, dietro la quale ti nascondi e ne fai un’arma contro gli altri, non ti ha insegnato nulla se non ad essere cattiva e malvagia con la gente, e quel cornuto di tuo marito che ti asseconda….
Ma non ti rendi conto che la vita ti ha castigato prima fisicamente e poi anche dal punto di vista degli affetti, non hai avuto figli e come si dice da chi è senza figli non andare ne per fuoco e ne per consigli, e tu sei l’esempio vivente di questo detto…. Ti auguro di non vedere la fine del 2018.”


