Ero consapevole, sin da subito, che il dato raggiunto dalla Lega nel mio Comune, Atripalda (20,94%), era dovuto principalmente all’azione di Matteo Salvini ed il mio impegno fu, da subito, di consolidare questo dato, nel solco tracciato dal leader nazionale.
Ho cercato di stare sui problemi, a livello Locale, Provinciale ed anche Regionale, con la mia specificità sulla Sanità e non solo.
Avevo cominciato un processo di affermazione della strategia di Matteo Salvini e del suo rendere Nazionale la Lega.
C’è stato un temporaneo, brevissimo, rallentamento dovuto alla nuova situazione che si era venuta a creare con il Commissariamento Provinciale.
Ho dato tutta la mia disponibilità al nuovo Coordinatore, il Sen. Pepe, per continuare questo processo avviato da tempo, prima delle Elezioni Europee. Qualcosa, anche di importante (l’Interrogazione Parlamentare sull’Ospedale di Solofra) ufficialmente è stato prodotto.
Bisognava proseguire su questa strada! Non mi sono perso d’animo, perché “Se un uomo non è disposto a lottare per le sue idee, o le sue idee non valgono nulla, o non vale nulla lui” (cit.).
E’ stato uno dei principi che ha guidato da sempre le mie scelte ed è valido a qualunque età…
Ho continuato come iscritto alla Lega, non più come Responsabile Provinciale del Dipartimento Sanità (i Dipartimenti furono sospesi, in attesa della loro ricostituzione), ad affrontare le problematiche della Sanità (prima e durante l’infezione da SARS COV 2).
Anche altri amici dell’ex Dipartimento Sanità hanno fatto, a titolo personale, lo stesso..
L’azione, come già ho detto in un’altra occasione, sarebbe stata sicuramente più incisiva se avessimo potuto agire come Dipartimento (questo valeva sia a livello Provinciale che Regionale).
De Luca intanto…impazzava…Capisco che ogni nuova gestione (Provinciale o Regionale che sia) ha bisogno di entrare a regime, ma i tempi prevedevano, e prevedono, una certa celerità.
Mi si può dire: “Ma c’è stato il problema del Coronavirus…”
A maggior ragione bisognava ricostituire il Dipartimento Provinciale Sanità e quello Regionale, proprio per smascherare De Luca sui vari territori, in quanto, furbescamente, usando a suo piacimento il problema Coronavirus, aveva spostato l’attenzione dalla sua pessima gestione della Sanità in Campania, a quello di paladino, custode del “restate chiusi in casa”, “ci vuole il lanciafiamme”, “ci vogliono i militari”, mentre i problemi Ospedalieri e quelle di certe aree come Ariano Irpino non trovavano soluzione.
La riorganizzazione di un Partito, al di là delle istintive antipatie e simpatie che in Politica (ho usato la P maiuscola) dovrebbero essere messe da parte, passa anche attraverso l’acquisizione di ciò che di positivo è stato prodotto precedentemente e che, come si può facilmente immaginare, è a conoscenza di tutti (anche dei dirigenti), a livello Locale, Provinciale, Regionale e Nazionale.
Tutto ciò che facciamo viene pubblicato su Facebook. Whatsapp, ecc..
Siamo tutti sotto una lente di ingrandimento!!!. Qualunque azione di rinnovamento, di trasformazione, passa attraverso un confronto vero, una valorizzazione delle individualità, sempre nell’ottica di una linea coerente da seguire.
Tutti debbono sentirsi coinvolti in questo processo, Coordinatori, Senatori, Deputati Nazionali ed Europei, singoli iscritti.
Ogni scelta va fatta nel giusto tempo, palesata, ma anche motivata, per non lasciare stracichi.
La forza, la capacità di fare proposte dei singoli e la volontà di perseguirle va palesata prima, rendendola nota agli altri. Dopo non serve…Perciò è importante mettere in condizioni tutti di fare ciò nelle sedi opportune ( anche quelle attuali, “digitali”), altrimenti l’individuo non può fare altro che affidarsi a facebook…
Un’ultima cosa. Queste mie considerazioni sono fatte per costruire, non per demolire. Non c’è dietrologia, altrimenti non sarei stato così chiaro!
Errico Venezia. Lega.


