Nuovo focolaio di Covid-19 in Cina.
Mentre nel nostro Paese, con fatica e sacrificio, siamo arrivati alla fase 3 dell’epidemia da nuovo Coronavirus, in Cina, paese da dove tutto ha avuto origine, riparte il contagio.
Dopo ben 50 giorni a zero casi a Pechino è arrivata la seconda ondata con 100 casi in soli 4 giorni, 36 nelle ultime 24 ore.
A darne la conferma, nel consueto briefing, il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Ghebreyesus.
“La scorsa settimana la Cina ha riferito di un focolaio di covid-19 a Pechino, dopo oltre 50 giorni senza casi in città.
Sono adesso oltre 100 i casi confermati. Si indaga su origine ed entità”.
Ancora una volta tutto sembra essere partito da un mercato, quello di Xinfadi, situato nel distretto sud occidentale di Fengtai.
Si tratta di uno dei più grandi mercati all’ingrosso di generi alimentari di tutta l’Asia, dove transita circa l’80% dei generi alimentari destinati alla capitale cinese.
L’attenzione si è concentrata sul mercato dopo la scoperta dei primi tre casi.
Due delle persone infette erano state al mercato mentre la terza aveva lavorato con una di loro.
Il vice primo ministro Sun Chunlan, che coordina le misure anti epidemia a livello nazionale, ha chiesto indagini accurate al fine di individuare con esattezza l’origine del focolaio.
Per tale ragione in tutti i distretti di Pechino è partita un’operazione di raccolta delle informazioni personali porta a porta, attraverso la quale si dovrà stabilire con esattezza chi abbia frequentato il mercato dal 30 maggio scorso.
Al momento le autorità hanno già testato circa 90.000 persone e 8.000 operatori che sono stati messi in quarantena obbligatoria, nelle proprie abitazioni.
Sono 11 per ora le aree residenziali messe in quarantena nella zona di Xinfadi.