Distanziamento sociale, gli asili si attrezzano.
Nasce a Varese un’idea per aiutare i bambini a ritornare all’asilo in tutta sicurezza.
Un’idea che per molti potrà sembrare bizzarra e inappropriata per altri invece utile.
Si tratta di un braccialetto hi-tech per aiutare i bambini dai 4 ai 6 anni a rispettare il distanziamento sociale durante le prossime fasi dell’epidemia.
L’idea è venuta a Fabio Morandi, presidente della scuola dell’infanzia “Eugenio Cantoni” di Castellanza, nel Varesotto.
I braccialetti prodotti da una ditta di Bari, che aveva ideati in epoca non sospetta per controllare i distanziamenti durante gli allenamenti in piscina, una volta indossati al polso, vibrano e si illuminano se si supera il limite consentito di vicinanza fisica.
Limite che può essere impostato in base alle esigenze.
L’iniziativa come ha spiegato lo stesso Morandi all’Ansa “sarà sviluppata e spiegata ai bambini come se fosse un gioco, evitando qualsiasi rischio di ansie per le misure anti-contagio, attraverso le nostre psicologhe e le pedagogiste.
Lo scopo per i bimbi sarà appunto quello di non far illuminare i propri braccialetti”.
I braccialetti che dovranno essere indossati non solo dai bambini ma anche dal personale, insegnanti e personale ATA, sono collegati ad una app che permetterà di monitorare i contatti tra i piccoli nell’istituto scolastico, e che potrà rivelarsi utile nel malaugurato caso dovrebbero esserci casi di positività.
In questo caso l’app sarebbe in grado di ricostruire la mappa dei contatti di un ipotetico positivo.
Per chi si starà chiedendo se l’iniziativa avrà un costo, la risposta è sì.
Alle famiglie infatti toccherà pagare un sovrapprezzo di qualche decina di euro sulla quota mensile.
Tale contributo verrà però devoluto ad associazioni di volontariato.
Un’iniziativa del genere potrebbe trovare applicazione anche in altri istituti scolastici italiani e non solo.
In Francia ad esempio l’idea è già stata sposata da un asilo nido aziendale di un grosso marchio automobilistico, che ha ordinato una centinaia di dispositivi all’azienda barese.


