Atripalda – Il progetto della Polizia Municipale denominato POL.I.S. sbarca in Procura.
In tre anni non siamo riusciti a chiarire fino in fondo cosa si celasse dietro un “innocuo” progetto effettuato nel 2014 dalla Polizia Municipale di Atripalda denominato POL.I.S., che assegnava ai partecipanti (5/6 vigili urbani) la somma totale di 26000 euro.
Un rompicapo, un enigma, che ha avuto inizio nel 2015 allorquando, informati sull’effettivo servizio prestato (difforme dalle finalità in oggetto), iniziammo a cercare documenti in grado di risalire a quanto era stato realmente eseguito.
La “burocrazia” e non solo, all’interno degli uffici della Polizia Municipale, non ci ha consentito di proseguire nel nostro lavoro.
Sono chiari i passaggi di carte in nostro possesso, tra il “capo” e il suo fido scudiero, documenti scritti da una sola mano, affinché quel rompiscatole e ficcanaso non riesca a trovare ciò che vuole.
Nel corso di questi tre anni abbiamo appurato con assoluta certezza, che gli agenti partecipanti al progetto erano a conoscenza delle finalità, che c’era stato un briefing prima dello svolgimento, ma che gli stessi hanno fatto tutt’altro.
Non una domanda al loro superiore su quanto stavano facendo, non un’obiezione su quanto andava fatto, nessuno si è mai posto il problema di sottolineare a chi di competenza, perché il “lavoro” che stavano effettuando era difforme da quanto previsto in origine, quindi, consapevoli, complici e corresponsabili.
L’ultima novità in ordine di tempo, a nostro avviso importantissima, consiste nelle ore svolte dai partecipanti.
Ebbene, a noi risulta che nel 2014, dal 1° giugno al 31 dicembre, le ore effettuate per il progetto non esistono, in nessun documento ufficiale appare la dicitura “ore effettuate per il Progetto POL.I.S.”, questo ci induce a pensare che il tutto sia stato “abilmente camuffato” sotto altre voci.
To be continued….