Ricordare per la pace. Il lungo passaggio dai conflitti del passato al dialogo pacifico.
Oggi 4 novembre ricorre l’anniversario dell’armistizio di Villa Giusti e con esso la fine della Grande Guerra.
In questa occasione si festeggia l’unità nazionale e le forze armate che negli anni hanno difeso il paese, anche e soprattutto, durante i conflitti mondiali.
Atripalda ha festeggiato la ricorrenza con l’ausilio dell’associazione “combattenti e reduci di guerra”, presenziati dal Cav. Renato Carpenito.
Presenti alla manifestazioni esponenti delle forze armate, parroci cittadini e cariche istituzionali nelle persone del sindaco Paolo Spagnuolo, del presidente del consiglio comunale Francesco Mazzariello e del consigliere con delega alla cultura Raffaele Barbarisi.
Ad accompagnare la cerimonia gli elementi bandistici del complesso musicale di Grottolella ed i ragazzi dell’istituto comprensivo De Amicis-Masi di Atripalda.
Il corteo è partito alle ore 10 da via Marino Caracciolo culminando nella piazza principale Umberto I, qui si è svolto l’alzabandiera e la deposizione della corona di alloro al monumento ai caduti, l’omaggio ai patrioti difensori della nazione è avvenuto svelando una nuova pietra marmorea con incisa una breve poesia del Prof. Gabriele De Masi.
Commozione e passione queste le parole chiavi dell’evento.
Esortazione non solo al patriottismo ma al rispetto della diplomazia, affinché la pace garantita dai nostri avi possa perdurare nei secoli, soprattutto in questi tempi difficili dove non può essere una guerra l’arma per raggiungere la pace.
Un appello speciale alle nuove generazioni ed ai bambini che hanno partecipato alla cerimonia con l’obiettivo che possano crescere facendosi portavoce del dialogo e della tolleranza per un futuro privo di predominazioni.
Una vita dedicata alla madre patria quella dei caduti in guerra ma anche quella dei sopravvissuti ai conflitti, che ha generato un attaccamento per la propria nazione, seppur non priva di contraddizioni, ed allo stesso tempo una paura nel ripercorrere attraverso i ricordi quel triste capitolo di storia.


