L’Inps scrive ad un defunto per comunicargli che non ha più diritto alla pensione di cittadinanza perché deceduto.
Sembra uno scherzo, invece è avvenuto realmente.
Ad un signore deceduto, è stata recapitata una lettera invitagli dall’INPS che recitava queste testuali parole:
“Gentile Signore, le comunichiamo che lei è decaduto dal diritto alla pensione di cittadinanza per le seguenti motivazioni: è deceduto.
Tuttavia, lei potrà recarsi presso i nostri uffici per ricevere ulteriori chiarimenti e inoltre, entro 30 giorni dal ricevimento della presente, potrà proporre istanza motivata di riesame.”
Come si apprende da Il Fatto Quotidiano, il signor Franco, ingegnere, aveva lavorato per anni in Germania, ma aveva messo da parte pochi contributi.
Così, dal 2019 percepiva la pensione di cittadinanza e ad aprile, come ogni dodici mesi, avrebbe dovuto presentare la documentazione per il rinnovo.
Purtroppo, però, il signor Franco è deceduto a Roma lo scorso 17 marzo e l’INPS, preso atto della sua morte, ha scritto all’uomo per comunicargli che non avrebbe più avuto diritto alla pensione.
Nella lettera si legge altresì, che “contro il presente provvedimento può proporre azione giudiziaria nelle forme di rito e nei previsti termini di legge, dandone notifica a questa Sede”.
A conclusione della lettera, l’istituto di previdenza non ha dimenticato di salutare il defunto con un “distinti saluti”.


