Al vaglio l’ipotesi di un possibile ampliamento della platea di persone a cui sarà “raccomandato” il vaccino antinfluenzale a partire dal prossimo settembre.
Al momento si tratta semplicemente di un’ipotesi che potrebbe diventare realtà nella circolare sulle vaccinazioni per l’influenza, attesa tra pochi giorni, alla quale già da qualche tempo sta lavorando il ministero della Salute.
Tale ampliamento andrebbe a coinvolgere tutti i bambini da 0 a 6 anni, gli anziani a partire dai 60 anni, e gli operatori sanitari delle Rsa.
Fino allo scorso anno il vaccino antinfluenzale veniva raccomandato solo ai bambini affetti da particolari patologie, per i quali l’influenza poteva compromettere le condizioni di salute e per gli over 65, ma con l’avvento del Coronavirus le cose potrebbero cambiare.
L’epidemia in atto esigerebbe un allargamento della copertura vaccinale per svariate motivazioni.
Prima di tutto un aumento della copertura andrebbe a dimezzare gli intasamenti nei pronto soccorso ed inoltre permetterebbe una più rapida diagnosi dei casi di Covid-19.
Ridurrebbe sensibilmente il numero di possibili malati di influenza stagionale, i cui sintomi almeno nella fase iniziale sono molto simili a quelli provocati dal Coronavirus quindi, facilmente confondibili.
Il tutto potrebbe aiutare gli operatori nel distinguere con più facilità e sicurezza i malati di Covid-19 da quelli che hanno semplicemente contratto l’influenza.
Stando alle indiscrezioni la vaccinazione non sarà obbligatoria ma semplicemente “raccomandata” fatta eccezione per la Regione Lazio.
Il governatore Zingaretti, ha firmato un’ordinanza che rende la vaccinazione obbligatoria per alcune categorie, over 65 ed operatori sanitari, a partire dal prossimo15 settembre.