Atripalda celebra il bicentenario dell’Infinito di Giacomo Leopardi.
“Sempre caro mi fu quest’ermo colle, e questa siepe, che da tanta parte, dell’ultimo orizzonte il guardo esclude”.
Sono trascorsi 200 anni da quando il poeta di Recanati ha scritto questi versi, e pur, ancora oggi, riecheggiano prepotentemente, con ritmo incessante, tra i banchi di scuola, e non solo.
“L’infinito” di Giacomo Leopardi, è sicuramente uno dei capolavori della letteratura italiana, una delle poesie più amate di sempre, che in molti ricordano a memoria.
“L’infinito”, poesia raffinata, evocativa, ricca di significati profondi, è espressione degli stati d’animo del poeta o meglio dell’Uomo.
Proprio questo suo essere espressione degli stati d’animo umani, la rende attuale in ogni epoca.
Nonostante i suoi 200 anni di età, sembra essere stata scritta oggi.
Nessun uomo riesce a rimanere inerme davanti al suo fascino e alla sua forza travolgente.
“L’infinito” leopardiano ci spinge ad andare oltre i confini spazio temporali, oltre i nostri limiti.
Così come il poeta si perde nell’infinito, anche noi ci perdiamo o vorremmo perderci in quegli “interminati spazi”, in quei “sovraumani silenzi” in quella “profondissima quiete” così lontana dalla nostra società frenetica.
È proprio la sua attualità che ha spinto gli italiani e non solo a celebrarla in questo suo secondo centenario dalla sua composizione.
Sono state molte le manifestazioni celebrative che muovendosi da Recanati, città natale del poeta, hanno attraversato l’Italia intera.
A Recanati, la contessa Olimpia Leopardi, discendente diretta del poeta, ha organizzato insieme al Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, un flash mob degli studenti.
Il 28 maggio, di quest’anno, 2.800 studenti hanno recitato in contemporanea la celebre poesia nella piazzetta del Sabato del Villaggio.
L’iniziativa si è svolta, contemporaneamente, anche in piazze, scuole, biblioteche, carceri, navi in tutta Italia e anche all’estero.
Anche la nostra comunità non poteva esimersi dal celebrare decorosamente “L’Infinito” leopardiano.
L’associazione atripaldese Velecha, ha organizzato per l’occasione due eventi culturali.
Il primo si terrà lunedì 18 novembre alle ore 20:30, presso la chiesa della Confraternita di S. Monica, in via Roma, il secondo invece martedì 19 novembre alle ore 9:30, presso l’auditorium del Liceo Scientifico “V. De Caprariis”.
Ospiti dell’evento saranno il poeta, scrittore e drammaturgo Davide Rondoni ideatore del progetto “Infinito 200” e Alessia Tudda danzatrice di altissimo livello, conosciuta al centro-sud per la sua partecipazione a numerosi concerti di musica popolare.
Nel primo appuntamento il poeta Davide Rondoni e la danzatrice Alessia Tudda, daranno vita ad una sorta di incontro-spettacolo, durante il quale musica e poesia si fonderanno insieme per regalarci uno spettacolo suggestivo.
Protagonisti indiscussi saranno passato e presente, che a passi di danza ci condurranno verso un futuro magico e speranzoso.
Nel secondo appuntamento invece il poeta Rondoni, presenterà il libro “E come il vento. L’infinito, lo strano bacio del poeta al mondo” (2019 Fazi Editore).
Il libro, ricco di confronti e paragoni tra la società di 200 anni fa con quella di oggi, offre numerosi spunti di riflessione sul quotidiano.
Rondoni coinvolgerà gli studenti con la lettura di alcuni versi della poesia del poeta di Recanati, che sono per lui sono un prezioso strumento di orientamento, per muoverci nel presente, tra le sue contraddizioni e i suoi incanti.